Dopo tanto nulla era arrivato il momento di chiudere il cerchio senza trovare alcuna quadratura.
Era arrivato il momento di autoprodursi e Grafica-X (spazio vivo da guardare qui) mi ha preso per mano e detto “dai su facciamo sta roba qua”.
Zero altre parole da aggiungere quindi copio e incollo quello che loro hanno detto.
A onor del nero è un’autoproduzione fotografica.
42 scatti immortalati dallo stesso occhio sulle strade e i campi di mezza Europa nel corso degli ultimi anni.
Nasce così il racconto per immagini di un moto di rivolta collettivo e individuale, che non piace a nessuno ma che è davvero capace di smuovere gli equilibri.
Cappucci sulla testa, bandane sulla bocca, maschere sugli occhi, mani guantate impugnano pietre e bottiglie cariche di benzina.
Tutto rigorosamente in nero. Un blocco nero che si aggira per l’europa, portando rabbia e sete di vendetta per un mondo che non ha più nulla di vivibile.
Il secondo albo, che come Grafica-X abbiamo deciso di autoprodurre e distribuire, celebra la bellezza di quel nero, la forza di quella solidarietà che si costruisce nella rivolta, il rumore della vetrina delle apparenze che s’infrange, l’odore acre di un fumo nero che danza nell’aria, lo sguardo di chi ha scelto di vivere davvero senza rassegnarsi a morire.
Se il nero cela tutto ciò, noi vogliamo fare la nostra parte perchè gli sia reso onore.
Non vi sono espliciti riferimenti spazio-temporali. Ogni volto o segno di riconoscimento dei soggetti fotografati è stato appositamente omesso o modificato. I file originali sono stati accuratamente eliminati e non sono più a disposizione. Tutto questo al fine di garantire il totale anonimato di quanti siano stati coinvolti nelle azioni.
Anzi no una cosa l’aggiungo. Nel libro non ci sono frasi tranne una: “se ti manca il respiro è odio o amore”.
Scrivimi direttamente qui se lo vuoi che ce la sbrighiamo umma umma QUI